Trecciato
Trecciato, perchè usarlo e quali scegliere.
Quando lo spinning iniziò a affacciarsi nel nostro paese, ovviamente era una novità, e non c'era tutto ciò che abbiamo a disposizione ora. Pochissimi artificiali e, a riguardo dell'articolo di oggi, non c'erano ancora i trecciati...
Ormai, e gia da parecchi anni, il trecciato, lo possiamo trovare ovunque invece, e in mille varianti diverse, colori, numeri di capi, diametri, rivestiti o meno, per soddisfare qualsiasi nostra esigenza.
Abbiamo messo da parte quindi il classico nylon e iniziato a usare questo tipo di filo. Ma perchè?! cosa ha lui che il nylon non ha?!😅
Partiamo con le differenze che possiamo subito riscontrare.
Elasticità. Il nylon rispetto al trecciato, risulta essere più elastico. Cosa comporta? Una maggiore elasticità comporta una minore sensibilità quando gestiamo un'artificiale, una perdita di reattività quindi, nella gestione e nelle ferrate. Cosa che invece non abbiamo col trecciato, che in quanto più rigido, risulta quindi più reattivo, dandoci inoltre maggiore sensibilità.
A parità di diametro, il trecciato, ha un maggiore carico di rottura. Cosa che ci va a favore, anche per le capienze dei mulinelli, ci permette quindi a parità di carico di rottura, di avere anche più filo in bobina... Cosa non da poco.
Ci sono però delle cose da tenere presente, quando andiamo ad acquistare un trecciato.
Diametro - Dobbiamo scegliere il diametro giusto in base a che categoria di spinning ci stiamo dedicando, ultralight, light e cosi via.... È importante perchè un diametro troppo grande o troppo piccolo, rispetto a ciò che dobbiamo fare noi, può portarci solo problemi, come parrucche o brevi distanze di lancio, tanto per fare un esempio.
Numero di capi - Il trecciato rispetto al nylon soffre maggiormente l'abrasione, cosa da tenere conto, quindi in base agli spot che andremo a frequentare dovremo attenzione il numero di capi che formeranno il nostro trecciato. In mercato ormai troviamo tante varianti possibili, 4x, 8x, 12, tanto per dirne alcuni...
A riguardo dobbiamo sapere che più è alto il numero di capi che va a formare il nostro trecciato, più sottile sarà il diametro di ogni singolo capo che formerà la treccia..
Con questo cosa vorrei farvi capire? Prendiamo due trecciati 0,14 di diametro, uno a 4 capi e uno a 8 capi.
Il 4x sarà formato appunto da 4 capi di diametro x (più o meno 0,035 se non erro 😅) che messi insieme formeranno lo 0,14.
L' 8x invece avrà, appunto, 8 capi di diametro che, necessariamente, per formare lo stesso totale finale, ovvero lo 0,14 dovranno essere la metà di diametro rispetto a quelli dei 4x. (circa 0,0175 👀 se sbaglio mi corriggerete
😂)
😂)
Di conseguenza, in posti dove c'è alto rischio di sfregamento, un 8x si lacererà più velocemente rispetto a un 4x proprio perchè i singoli capi sono più sottili e si lacereranno più velocemente.
Quindi in posti rocciosi, o comunque dove il rischio sfregamento è maggiore, meglio avere un trecciato con meno capi, ma più resistente.
Per il colore, diciamo potreste avere libera scelta, in quanto non influisce moltissimo, vi ricordo che dopo il trecciato c'è il fluorcarbon che renderà il tutto meno visibile. Comunque anche qui possiamo dire che per il trecciato ci sono colori che in acqua , soprattutto a certe profondità, si noteranno meno rispetto a altri (tonalità sul verde scuro). Possiamo anche trovare trecciati multicolor, che cambiano colore ogni tot di metri (solitamente ogni 10 mt), e che serviranno a
determinare più o meno, la profondità, nel punto dove andiamo a lanciare la nostra esca.
Importante sapere che spesso troverete non il diametro, ma il PE di un trecciato, come regolarsi allora? vi allego la tabella di conversione che sicuramente vi tornerà utile 😊
Spero quest'articolo vi sia stato utile😊 fatemi sapere cosa ne pensate a riguardo💪 Un abbraccio e al prossimo articolo.
Commenti
Posta un commento
Ogni commento è utile e ben accetto